martedì 9 febbraio 2016

Homework #3

La macchina bio-ibrida

Artificialok

Un sistema bio-ibrido si compone di elementi sia tecnologici che biologici, dalla cui commistione emerge un funzionamento a cui contribuiscono entrambi. Non esiste una definizione della vita come fenomeno che non sia prettamente operativa, e rendere un sistema vivente parte di una macchina suggerisce spunti di interesse sia tecnologico che filosofico a riguardo. In generale, la coesistenza di elementi funzionali viventi e non viventi, definiti nel complesso come macchina, dunque come entità nell'atto di operare una specifica funzione, apre un interrogativo sulla possibile natura olistica del sistema che ne risulta, stimolando la formulazione di nuove definizioni operative dei sistemi viventi, seppur limitate a contesti specifici ed artificiali. Utilizzando un sistema bio-ibrido (nel quale si acceda all'attivazione funzionale di una rete neuronale biologica in vitro) come macchina informazionale, una questione interessante potrebbe riguardare la distribuzione del lavoro di elaborazione. In altri termini, il sistema potrebbe essere visto come una implementazione dell'esperimento mentale della Stanza Cinese di J. Searle, e servire come strumento per pensare ai concetti di intelligenza e di vita a partire da un contesto di osservazione ancora poco esplorato. Infatti, in questa prospettiva, il sistema bio-ibrido potrebbe essere considerato come una particolare istanza tecnologica della intentrazione tra le invenzioni di natura e di cultura.


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